Mercoledì, 24 Aprile 2024 13:00

Dalle storie piccole e grandi delle vittime civili di guerra è nata la libertà di oggi, che il 25 aprile sia la festa di tutti e un monito per non ripetere gli orrori del passato

Il 25 Aprile celebriamo la Liberazione del nostro Paese, una pagina di storia che ci ha portato all'attuale assetto democratico e di cui è stata protagonista anche la popolazione civile con storie piccole e grandi, con protagonisti spesso inconsapevoli, altre volte coscienti del pericolo e del sacrificio cui andavano incontro.

In tale ricorrenza l'ANVCG – l'Associazione che rappresenta e tutela per legge in Italia le vittime civili di guerra e le loro famiglie - vuole sottolineare ancora una volta il ruolo delle vittime civili di guerra nella storia, il tributo di dolore pagato dai civili negli anni della guerra e in quelli a seguire. Uomini, donne, spesso giovanissimi e bambini, hanno pagato un prezzo altissimo per giungere alla Liberazione dell'Italia, vittime tanto dei bombardamenti alleati nelle città occupate, quanto delle stragi nazifasciste e più in generale dello scontro tra gli eserciti belligeranti.

Oltre a ciò, va ricordato che la popolazione civile italiana ha avuto anche un ruolo attivo e rilevante nella Guerra di Liberazione. La resistenza disarmata di tantissimi uomini e donne comuni è stata, infatti, un fattore determinante e ha assunto molte forme diverse, tutte ugualmente importanti: basti ricordare le tante storie di accoglienza e di protezione nei confronti di disertori, di ebrei, di prigionieri fuggiaschi e di altri perseguitati; ed ancora, le piccole o grandi forme di sabotaggio, nonché di aiuto materiale e morale a chi combatteva nella Resistenza, fino ad arrivare ad episodi eclatanti come le "Quattro Giornate di Napoli", vera e propria rivolta di popolo contro gli invasori.

"Con la Liberazione, la popolazione civile ricomincia a costruire il proprio futuro grazie al coraggio di chi ha scelto di disobbedire in nome della libertà o di chi ha perso la vita sotto le bombe. La data di oggi non può essere divisiva, non può essere il pretesto per affermare ideologie: che sia la festa di tutti e un monito affinché gli orrori di ieri non si ripetano, non solo all'interno dei confini nazionali, anche nel resto del mondo. Custodiamo i valori della libertà e della democrazia, con anche la diversità di vedute che ne è caratteristica e ricchezza, e raccontiamo alle nuove generazioni le tante storie di chi ha scelto coraggiosamente di prodigarsi – anche a costo della propria vita - per la libertà di tutti noi" dichiara Michele Vigne, Presidente Nazionale di ANVCG.

Ultima modifica il Mercoledì, 24 Aprile 2024 13:02

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