Partono il prossimo 18 novembre a Ginevra le consultazioni aperte per l’adozione di una dichiarazione politica internazionale sulle armi esplosive. L’inizio del percorso era stato sancito lo scorso 1 e 2 ottobre a Vienna, dove la maggioranza degli Stati partecipanti alla Conferenza sulla Protezione dei Civili nei conflitti urbani si era dichiarata a favore dell’avvio di un percorso diplomatico specifico per elaborare la dichiarazione politica internazionale.
L’ANVCG seguirà a Ginevra questo primo round di negoziati, condividendo gli obiettivi della rete INEW - International Network on Explosive Weapon, di cui è parte dal 2017. Dal punto di vista di INEW, una dichiarazione dovrebbe includere una descrizione dei diversi impatti, tra cui:
- Morte dei civili e lesioni fisiche, inclusi danni fisici, traumi psicologici, discriminazione sociale e privazione economica spesso affrontate da vittime e sopravvissuti
- Distruzione di case, di servizi igienico-sanitari, per la salute, l’energia, l’istruzione, delle infrastrutture di trasporto e interruzione dei servizi associati, nonché costi di ricostruzione e recupero
- Contaminazione del territorio con residui bellici e degrado ambientale
- Migrazione e impossibilità di ritornare per i sopravvissuti
- Impedimento degli aiuti umanitari
L’ANVCG si unisce alle organizzazioni che fanno parte della Rete internazionale contro le armi esplosive chiedendo agli Stati di:
- Sviluppare politiche e procedure operative che fermino l'uso di armi esplosive con effetti a largo raggio nelle aree popolate
- Riconoscere i diritti delle vittime e delle comunità colpite e fornire assistenza
- Supportare e intraprendere la raccolta dei dati, inclusi i dati sulle vittime disaggregati per sesso ed età
- Abilitare misure umanitarie e di protezione
- Costruire una comunità basata sullo scambio di buone pratiche, anche attraverso incontri regolari per discutere della questione e dei progressi verso la riduzione del danno
- Condividere pratiche ed esperienze positive.