Il 7 dicembre 2017, all’interno della Biblioteca Militare Centrale dello Stato Maggiore dell'Esercito, si è svolto l'incontro per la firma del Protocollo d’Intesa tra il Ministero della Difesa e l’Associazione Nazionale Vittime Civili di Guerra, in materia di ordigni bellici inesplosi.
Il Generale di Corpo d’Armata Riccardo Marchiò, Comandante delle Forze Operative Terrestri e Comando Operativo Esercito, ha siglato l’accordo con il Vice Presidente Nazionale Vicario dell’Associazione, Michele Vigne.
Dopo una prima fase di sperimentazione, durata circa un anno e mezzo, si è deciso di ratificare un accordo ufficiale, grazie al quale verrà creato un unico database relativo sia agli interventi di bonifica effettuati dai reparti dell’Esercito, sia ai dati storici in possesso dell’ANVCG e ai rinvenimenti segnalati da quest’ultima.
La firma di questo protocollo si inserisce in un percorso che l'ANVCG sta seguendo da tempo, quello della sensibilizzazione dell’opinione pubblica in Italia e nel mondo sui tragici effetti degli ordigni bellici sulle popolazioni civili. A questo scopo è stato fondato, all’interno dell’ANVCG, uno specifico Dipartimento Ordigni Bellici Inesplosi che si avvale della collaborazione di numerosi volontari e specialisti del settore, è stata avviata una campagna di informazione e sensibilizaazione ed è stato concluso un protocollo d’intesa con il MIUR. Grazie alla partnership con UNRWA (l’Agenzia ONU per i rifugiati palestinesi) è stato possibile diffondere gli strumenti informativi realizzati dall’ANVCG per questa campagna anche in larga parte del Medio Oriente, in un contesto dove il pericolo degli ordigni bellici inesplosi costituisce purtroppo una realtà quotidiana per tutti.
L’Esercito Italiano, grazie ai propri team di specialisti, è in grado di intervenire 24 ore su 24 su tutto il territorio nazionale. Negli ultimi 10 anni sono stati condotti oltre 35.000 interventi di bonifica del territorio. I reparti del Genio, grazie alle esperienze maturate nelle missioni estere e all’elevata connotazione “dual-use”, agiscono a favore della comunità nazionale sia in caso di pubbliche calamità, sia per la bonifica dei residuati bellici ancora ampiamente presenti sul territorio.
Il Vice Presidente dell’Associazione Nazionale Vittime Civili di Guerra, Michele Vigne, anch’egli vittima di un ordigno bellico il 15 dicembre 1951, ha affermato, durante la cerimonia di firma del protocollo che “Come dimostra la storia di tanti nostri soci, compresa la mia personale, la pericolosità degli ordigni bellici si protrae molto a lungo dopo la fine dei conflitti, perché le guerre purtroppo non si esauriscono con i trattati di pace, ma lasciano una pesante eredità per molte decine di anni e per diverse generazioni”.
Anche il Generale Marchiò ha ribadito che la collaborazione tra l’Esercito e l’ANVCG è un passo sostanziale verso il perfezionamento e il potenziamento degli interventi di bonifica degli ordigni inesplosi.
Alla cerimonia hanno partecipato anche il Segretario Generale dell’ANVCG Roberto Serio e il responsabile del Dipartimento Ordigni Bellici Inesplosi dell’ANVCG Giovanni Lafirenze. Erano inoltre presenti Nicolas Marzolino e Lorenzo Bernard , due giovani che nel marzo del 2013, all’età di appena sedici anni, sono rimasti vittime dell’esplosione di un residuato bellico in Val di Susa.
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