Giovedì, 01 Giugno 2023 15:15

Soppressione delle Commissioni Mediche di Verifica e trasferimento delle loro competenze all'INPS: si parte tra mille incertezze

Oggi 1° giugno è il termine a partire dal quale le competenze delle ormai ex "Commissioni Mediche di Verifica" del Ministero dell'Economia sono state trasferite all'INPS, secondo quanto previsto da una norma del cosiddetto "Piano nazionale di ripresa e resilienza 2".

Nonostante vi siano stati oltre nove mesi di tempo per preparere questo passaggio di consegne, a tutt'oggi la situazione presenta molti punti oscuri.

Infatti manca ancora il decreto attuativo con cui il Ministero dell'Economia avrebbe dovuto dare tutte le norme applicative, nonostante il termine per la sua emanazione fosse fissato al 31 maggio. In mancanza di questo atto è impossibile, anche per lo stesso INPS, organizzare e rendere effettivo il trasferimento di competenze.

L'unica direttiva esistente al momento è il messaggio n.1834 del 18 maggio 2023 con cui l'INPS ha dato indicazioni agli altri uffici pubblici su come richidere la visita alle sue Commissioni. Va infatti ricordato che il trasferimento di competenze riguarda non solo le pensioni di guerra, ma anche l'accertamento delle invalidità dei dipendenti pubblici.

Grazie a delle informazioni raccolte per le vie brevi dall'ANVCG, è certo che nulla cambia per quanto riguarda l'ufficio cui vanno presentate le domande relative ai trattamenti pensionistici di guerra, che continua ad essere la Ragioneria Territoriale dello Stato competente per la provincia di residenza. Sarà poi la Ragioneria a chiedere all'INPS di disporre la visita presso la Commissione competente dell'Istituto; non è chiaro ad oggi se questa visita avverrà su base regionale, come in passsato oppure su base provinciale.

Nelle prossime settimane l'Associazione continuerà ad avere una serrata interlocuzione con gli uffici competenti per cercare di avere quelle indispensabili indicazioni che al momento mancano ancora.

Questo ritardo nella definizione delle regole attuative e la scarsa, per non dire nulla, coordinazione tra Ministero dell'Economia e INPS sono fattori che creano una certa preoccupazione sia per i probabili ritardi che questa situazione di incertezza causerà nella trattazione delle istanze dei cittadini, sia per le prevedibili difficoltà che le commissioni INPS troveranno nell'applicare una normativa completamente nuova.

Invitiamo tutte le persone interessate a contattare l'Associazione per avere informazioni aggiornate e indicazioni su come procedere.

Ultima modifica il Giovedì, 01 Giugno 2023 20:22

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