Ricorre oggi il 77° anniversario dell’eccidio delle Fosse Ardeatine, dove furono trucidate dai Nazisti 335 persone, tra civili, militari, prigionieri politici, ebrei e detenuti comuni. Per la sua efferatezza, questo eccidio, uno dei più efferati avvenuti sul suolo italiano durante la Seconda Guerra Mondiale, è divenuto il simbolo del drammatico periodo dell’occupazione tedesca di Roma.
Il presidente della Repubblica Sergio Mattarella si è recato stamani alla cerimonia commemorativa dell’anniversario dell'eccidio, ma purtroppo anche quest’anno, così come nel 2020, non è stato possibile organizzare una cerimonia pubblica, aperta anche alle associazioni di categoria, a causa dell’emergenza sanitaria in atto.
“Ricordare fatti terribili come questo è sempre importante,” – ha dichiarato il Presidente dell’ANVCG Giuseppe Castronovo – “e lo è ancora di più in un momento particolare come questo, dove l’emergenza sanitaria, con tutto quello che essa ha comportato e comporta, tende a cancellare dalla mente di tutti noi qualsiasi altro evento. La strage delle Fosse Ardeatine è uno dei più drammatici esempi di come l’odio generato dalla guerra, una volta messo in moto, porti a conseguenze incontrollabili e possa indurre gli uomini a comportamenti bestiali, annullando qualsiasi rispetto per la vite e la dignità delle persone. Ai 335 caduti nella infame strage perpetrata dai nazisti va il più commosso ricordo da parte di tutte le vittime civili di guerra italiane.”