Con il comunicato n. 170 del 29/10/2018 il Ministero dell'Economia e delle Finanze ha finalmente chiarito che, nel Decreto Fiscale, non è stata effettuata “Nessuna riduzione delle pensioni di guerra, né dei vitalizi ai perseguitati politici e razziali”, e che il Decreto stesso "ha semplicemente operato un allineamento dello stanziamento in bilancio alla effettiva erogazione delle risorse in base ai diritti soggettivi degli interessati".
In sostanza è stata confermata l’interpretazione che la nostra Associazione aveva dato alla notizia fin dai primi approfondimenti, e cioè che, trattandosi di una riduzione a valere sull’esercizio 2018, si è in realtà in presenza del reimpiego dei residui dell’anno corrente.
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