Venerdì, 17 Aprile 2015 09:24

Celebrazione della Giornata Mondiale per l’Azione contro le mine e gli ordigni bellici inesplosi

Il 9 aprile 2015 si è tenuta presso l’Auditorium della Casa Madre dei Mutilati d’Italia in Roma, gentilmente concesso dal Presidente dell’ANMIG Bernardo Traversaro, la celebrazione della Giornata Mondiale per l’Azione contro le mine e gli ordigni bellici inesplosi, organizzata dall'Associazione Nazionale Vittime Civili di Guerra.

All’evento sono state presenti oltre 200 persone, tra cui la Vice Presidente del Senato Sen. Lanzillotta, il Sen. Marinello, i rappresentanti dell’UNRWA (Agenzia delle Nazioni Unite per i rifugiati palestinesi) e dell’UNMAS (Agenzia delle Nazioni Unite per lo sminamento umanitario), dirigenti nazionali, regionali e provinciali dell'Associazione, diverse vittime civili di guerra del Lazio e due classi di studenti.

La manifestazione - intitolata “CONOSCERE PER RI-CONOSCERE - Viaggio nelle scuole d’Italia e di Gaza” e coordinata dalla giornalista RAI Lucia Goracci – si è aperta con la proiezione di un’anteprima del documentario informativo che l'Associazione sta realizzando su questo tema.

Dopo i saluti di rito delle autorità e gli interventi del Presidente Castronovo e della Presidente dell’UNRWA Tana de Zulueta, sono stati illustrati i risultati del progetto di prevenzione e sensibilizzazione dal contatto con gli ordigni inesplosi nelle scuole di UNRWA a Gaza.

Questo progetto è il frutto di un’importante collaborazione, sia per il contesto in cui viene realizzato, la Striscia di Gaza, martoriata da migliaia di ordigni inesplosi rimasti sul terreno nel tempo e dopo l’ultimo conflitto della scorsa estate, che per le modalità di realizzazione, che puntano a informare la popolazione, soprattutto quella più giovane, attraverso strumenti di immediata comprensione, come libri da colorare, cartoni animati e fiction pensati con un fine educativo.

Per illustrare in maniera dettagliata la situazione sul terreno sono intervenuti Hani al Faqawi, esperto di UNMAS, in videoconferenza direttamente da Gaza, e Wesam Abu-Wardaun, esperto di UNRWA, che hanno fatto fornito una dettagliata descrizione delle difficilissime condizioni dei rifugiati palestinesi in quell’area e degli operatori umanitari che lavorano per farvi fronte.

E’ stata poi proiettata la versione araba dello spot di sensibilizzazione al pericolo degli ordigni bellici inesplosi, che l'Associazione ha realizzato lo scorso anno e che l’UNRWA ha trasmesso nel suo canale satellitare di carattere educativo.

Grande impatto emotivo sui presenti ha avuto l’intervento di Nicolas Marzolino, che ha ricordato la drammatica vicenda di cui lui e i suoi amici sono rimasti vittime, a seguito dello scoppio di un ordigno bellico nell'area della Val di Susa nella primavera del 2013, con gravissime conseguenze.

Sono state quindi presentate le linee d’azione della campagna di prevenzione sugli ordigni bellici inesplosi, mostrando il materiale visivo e la bozza dell’opuscolo informativo – illustrato con competenza dal Capitano Zonzin – che l’Associazione sta preparando e che verrà realizzato e distribuito in collaborazione con il Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca, con cui l'Associazione si accinge a stipulare un protocollo d'intesa.

E’ seguito poi un intervento dell’artista Raphael Dallaporta, che ha presentato il suo lavoro fotografico “Antipersonnel” incentrato sulla rappresentazione di mine antiuomo e ordigni bellici, con una particolare modalità espressiva che mette in evidenza la disumanità di queste armi e del loro commercio.

La giornata si è chiusa con la presentazione della nuova edizione – realizzata  dell’Associazione – del  libro “La mia bonifica”, a cura di Giovanni Lafirenze, in cui vengono descritte, con la consueta passione, le sue esperienze come bonficatore di ordigni bellici.

Si è trattato di un evento ricco di contenuti in cui è stato possibile affrontare il tema degli ordigni bellici e della loro pericolosità per la popolazione civile sotto diversi punti di vista e con diverse voci, riuscendo a suscitare l’interesse di tutti gli intervenuti e in modo particolare dei ragazzi che al termine si sono intrattenuti per porre domande a Nicolas Marzolino e a Wesam Abu-Wardaun e farsi raccontare le loro esperienze.

L'evento ha avuto anche un significativo riscontro nei mezzi di informazione, come ad esempio in questo bel servizio dell'agenzia ADNKronos.

Ultima modifica il Venerdì, 17 Aprile 2015 12:14

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