"Sono trascorsi 100 giorni dall'inizio della guerra a Gaza e 692 dal conflitto in Ucraina e anziché parlare di pace si continuano a contare i morti, soprattutto tra i civili" dichiara Michele Vigne, Presidente Nazionale dell'Associazione nazionale Vittime Civili di Guerra (ANVCG), l'ente morale che rappresenta e tutela in Italia le vittime civili di guerra e le loro famiglie.
Più di 24.000 morti a Gaza e oltre 10.000 in Ucraina, tra cui migliaia di bambini. Per questo, a due settimane dal 1° febbraio, Giornata Nazionale delle vittime civili delle guerre e dei conflitti nel mondo, l'Associazione Nazionale Vittime Civili di Guerra rilancia la campagna "Stop alle bombe sui civili", per chiedere il cessate il fuoco nei teatri di conflitto e il rispetto delle Convenzioni, dei Trattati e delle Dichiarazioni internazionali che già esistono per la protezione dei civili.
"Il 1° febbraio - afferma il Presidente Vigne, anch'esso vittima civile di guerra - abbiamo chiesto, insieme ad ANCI, ai Comuni di tutta Italia e alle istituzioni centrali e periferiche, di illuminare di blu palazzi e monumenti: un gesto simbolico per richiamare l'attenzione sulle sofferenze dei civili di tutto il mondo coinvolti in guerre e conflitti armati e per chiedere l'avvio di un concreto percorso che porti alla pace".
(comunicato stampa)