Categories: 2025, NewsLast Updated: 12 Novembre 2025

by redattore

Share

Il 24 ottobre 1945 entrava in vigore lo Statuto delle Nazioni Unite. A distanza di ottant’anni, l’Associazione Nazionale Vittime Civili di Guerra, nata proprio durante le devastazioni della Seconda Guerra Mondiale, riconosce nella nascita dell’ONU una risposta istituzionale all’imperativo che ha portato alla sua fondazione: dare voce alle vittime civili e proteggere l’umanità dagli orrori della guerra.

Il sistema delle Nazioni Unite ha favorito la convivenza pacifica tra i popoli attraverso il Diritto Internazionale Umanitario. Tuttavia, quando le convenzioni internazionali vengono considerate opzionali e le violazioni vengono giustificate con la sicurezza nazionale, il sistema multilaterale si sgretola e con esso le garanzie per la protezione dei civili.

“Noi vittime civili di guerra, con le nostre cecità, invalidità e mutilazioni, portiamo nel nostro DNA la consapevolezza delle sofferenze che i conflitti armati provocano ai civili coinvolti”, dichiara Michele Vigne, Presidente Nazionale dell’ANVCG e vittima civile di guerra. “L’80° anniversario della fondazione delle Nazioni Unite è per noi un momento per rinnovare l’impegno comune: costruire un mondo in cui il principio di umanità, sancito dal Diritto Internazionale Umanitario, non sia un’eccezione ma la regola”.

“Per mantenere la pace e la sicurezza internazionale, chiediamo agli Stati membri dell’ONU di rispettare senza eccezioni le convenzioni internazionali. Appare inoltre necessario riformare il Consiglio di Sicurezza, affinché non sia ostaggio dei veti incrociati e torni ad essere un consesso che garantisca ai civili la giusta protezione”, conclude Vigne.

Last Updated: 12 Novembre 2025Categories: 2025, News