Lunedì, 20 Giugno 2016 11:41

Il convegno promosso dall'ANVCG per la Giornata Mondiale del Rifugiato 2016

Il giorno 16 giugno, presso la Sala Caduti di Nassiriya del Senato a Roma, l'Associazione Nazionale Vittime Civili di Guerra (ANVCG) ha promosso, in collaborazione con UNRWA Italia (l'Agenzia ONU per i rifugiati palestinesi) e Comitato 3 Ottobre Onlus, un incontro nell'ambito della campagna sui rifugiati che fuggono dalle guerre, lanciata con lo slogan "Io non volevo partire - chi fugge dalle guerre ha bisogno di una mano".

L’evento si è inserito nelle celebrazioni per la Giornata Mondiale del Rifugiato, che si celebra il 20 giugno e che è stata istituita dell’ONU nel 2001 in occasione del cinquantenario della Convenzione internazionale sullo status dei rifugiati.

Il convegno, moderato dalla giornalista Maria Grazia Abbate di RaiNews24, si è aperto con la proiezione di un breve filmato e con la lettura del saluto inviato dal Presidente della Repubblica Sergio Mattarella, che ha espresso l’auspicio che “le ragioni della cooperazione pacifica tra i popoli e dei diritti fondamentali dell’uomo prevalgano sempre sulla violenza e sulle barbarie belliche”.

E’ Un onore per me essere qui, in una data così importante come quella della Giornata Mondiale del Rifugiato” – ha dichiarato la Vice Presidente del Senato Sen. Linda Lanzillotta in apertura del suo intervento -  “Ringrazio l’ANVCG per quanto sta facendo con lungimiranza ed impegno. E’ importante anche coinvolgere i più piccoli, nelle scuole, perché sono loro che formeranno le nuove generazioni e a loro deve andare il messaggio di un Europa che sarà sempre più multietnica”.

Il Presidente dell’ANVCG Giuseppe Castronovo ha voluto poi ricordare con forza che “le guerre e i conflitti producono tanti drammi, uno dei quali è quello di dover lasciare le proprie case. La maggior parte di queste persone, infatti, non parte per scelta, ma perché vede nella fuga l’unico modo per salvare se stesse  e i propri cari dalle tragiche conseguenze che gli eventi bellici portano con sé. L’Europa, in questo senso, sembra avere la memoria corta: tra il 1945 e il 1955, infatti, sono partiti circa 15 milioni di persone dal nostro continente e di questi molti erano italiani. Per questo motivo l’ANVCG ha lanciato una campagna d’informazione, in particolare nelle scuole, dal titolo “Io non volevo partire – Chi fugge dalla guerra ha bisogno di una mano”, per sensibilizzare l’opinione pubblica e le nuove generazioni, nella speranza che il XXI° secolo e il terzo millennio possano per sempre vedere cancellata la parola guerra, sostituita finalmente da un’era di pace, solidarietà e umanità”.

Particolarmente incisive sono state la parole del Sottosegretario degli Affari Esteri e Cooperazione Internazionale Sen. Benedetto Della Vedova che, proprio nel giorno in cui a Fiumicino sono atterrati 81 profughi per lo più siriani provenienti dal Libano, ha voluto dichiarare con fermezza che “il primo imperativo che questo Governo, insieme a quelli precedenti, ha fatto proprio, è quello di salvare la vita ai migranti. Chi arriva nel nostro paese dopo aver rischiato la morte durante la traversata non può accontentarsi di fermarsi dove gli viene imposto e questa è una delle istanze che l’Italia cerca di promuovere all’interno dell’Unione Europea.” Forte e molto diretto è stato il suo richiamo alla responsabilità dei cittadini del vecchio continente, la cui diffusa e spesso immotivata ostilità verso i rifugiati è uno dei principali ostacoli che i Governi devono affrontare per mettere in atto le politiche europee sul tema. E’ a causa di ciò che L’Unione Europea spesso diventa bersaglio di critiche che in realtà dipendono da responsabilità dei suoi cittadini. A questo proposito, il Sottosegretario ha ricordato il ruolo fondamentale che le associazioni e la società civile possono avere nel creare un clima più favorevole all’accoglienza dei rifugiati che, tra l’altro, possono dare anche un contributo importante in ambito economico e sociale.

Tareke Brhane, Presidente del Comitato 3 ottobre , nel suo intervento ha portato la sua testimonianza diretta di persona che ha vissuto tutte le difficoltà e i rischi che corre chi fugge dal proprio paese. “Ringrazio l’ANVCG per la collaborazione che abbiamo intrapreso” – ha dichiarato – “Io sono arrivato qui in Italia con questi barconi e posso dire che siamo tutti stanchi di contare i morti in attesa che le istituzioni nazionali e comunitarie riescono a mettere in atto dei progetti efficaci a lungo termine. Bisogna uscire dall’ottica emergenziale che finora non ha prodotto nessun risultato concreto, ma al contrario una sorta di asseuefazione delle coscienze, visto che ormai le tragedie che si ripetono nel Mediterraneo con centinaia di morti non fanno quasi più notizia.” Anche Tareke Brhane, nel concludere il suo intervento, ha rivolto un richiamo alla responsabilità dei singoli cittadini.

Quest’anno rappresenta quasi un record: nella storia non c’è mai stata così tanta gente spostata nel mondo per le guerre” – ha ricordato Tana De Zulueta, Presidente di UNRWA Italia che ha portato come esempio paradigmatico i profughi palestinesi in Siria i quali sono ora costretti alla fuga dal territorio che li aveva accolti. “Quelli che restano nei centri di accoglienza sono assistiti dall’UNRWA, pur tra mille difficoltà, ora ingigantite dallo stato di guerra. Ringrazio l’ANVCG per l’opportunità di sviluppare insieme un importante progetto a Homs, in Siria. Anche io, come il Presidente Castronovo, spero e credo fermamente in un mondo migliore”.

Il progetto congiunto tra ANVCG e UNRWA per la costruzione di un grande parco ricreativo nel campo di accoglienza di Homs, in Siria, è stato illustrato da Marina Calvino, Segretario Generale di UNRWA Italia: “Uno degli scopi fondamentali dell’Agenzia è quello di garantire un’istruzione fondamentale ai bambini dei paesi colpiti da conflitti, perché questo è il primo elemento per sopravvivere. L’educazione di emergenza viene svolta attraverso diverse attività, perché il bambino deve rendersi autonomo ma, al tempo stesso, fronteggiare quello che gli sta succedendo intorno e per questo ci avvaliamo anche di alcuni psicologi. In contesti così difficili anche lo svago e la socialità sono aspetti fondamentali e il progetto con l’ANVCG vuole rispondere a questo bisogno così importante per i bambini.  L’obiettivo è quello di fornire un ambiente sicuro, educativo e ludico a 5.000 bambini rifugiati vittime del conflitto siriano, rispondendo alle loro necessità di assistenza psicosociale”.

Lorenzo Rinelli, coordinatore de L’Osservatorio, ha ricordato che, al contrario di quello che si crede, la grande parte dei rifugiati trova accoglienza in paesi extra europei, come la Giordania e il Kenya, dove esiste il più grande centro di raccolta del mondo. Questa situazione è però destinata a peggiorare, perché molti di questi paesi stanno procedendo alla chiusura o al ridimensionamento dei campi di accoglienza. Lorenzo Rinelli ha poi illustrato brevemente i workshop che l’ANVCG ha realizzato a Lampedusa, con gli studenti locali, in occasione delle celebrazioni per il 3 ottobre scorso. “Lampedusa ha assunto, da diverso tempo, un ruolo importante per l’accoglienza e noi dell’ANVCG vogliamo esserci, come ha dimostrato anche la collaborazione nell’ambito del Museo della fiducia e del dialogo del Mediterraneo. Questa è stata un’iniziativa molto significativa, ma c'è bisogno di realizzare progetti ancora più importanti come la costruzione di un ospedale sull’isola, che al momento ne è incredibilmente priva. “

L'incontro si è chiuso con l'intervento del Prefetto Angelo Trovato, della Commissione nazionale per il diritto di asilo, che ha portato all'attenzione dell'uditorio la sua esperienza diretta nel riconoscimento dello status di rifugiato.

In sala sono stati presenti - tra gli altri - anche il Vice Prefetto Maura Curcio della Direzione centrale per i diritti civili, la cittadinanza e le minoranze , il Presidente dell'ANRP Enzo Orlanducci e una rappresentanza degli studenti della Scuola di Alta Formazione "Giuseppe Arcaroli".

Indubbiamente il convegno è stato un importante momento di incontro tra diverse realtà, tutte impegnate a diverso titolo nelle promozione di una cultura dell'accoglienza. L'ANVCG sta preparando altri appuntamenti nell'ambito della sua campagna per i rifugiati, di cui presto verrà data notizia.

Ultima modifica il Lunedì, 20 Giugno 2016 13:12

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