Mercoledì, 12 Febbraio 2020 12:47

Convegno "Mai più Vittime Civili di Guerra"

Si è svolto ieri a Torino, presso l'Arsenale della Pace, il Convegno "Mai più vittime Civili di Guerra", organizzato dall'ANVCG in occasione delle celebrazioni della Giornata Nazionale delle vittime civili delle guerre e dei conflitti nel mondo.

L'evento ha rappresentato il culmine di una settimana di eventi dedicati al tema delle popolazioni civili coinvolte nelle guerre, così come cita il testo della Legge 9/2017 che ha istituito il 1° febbraio di ogni anno quale Giornata Nazionale delle Vittime Civili delle Guerre e dei Conflitti nel Mondo. E' stato, inoltre, l'occasione per presentare ufficialmente la proposta per l'istituzione di un Anno internazionale dedicato alle vittime, dal quale far emergere una Giornata internazionale.

Molti sono stati i rappresentanti istituzionali, operatori umanitari, testimoni ed esponenti della società civile che hanno partecipato, sia come relatori che in veste di semplici spettatori. A moderare il giornalista Giampiero Gramaglia, direttore della Scuola di Giornalismo di Urbino. Il convegno si è aperto con i saluti istituzionali della Senatrice Anna Rossomando, Vice Presidente del Senato, seguita dal padrone di casa, il fondatore del SERMIG Ernesto Olivero. A portare i saluti della Città di Torino, che ha collaborato all'organizzazione delle celebrazioni, è stata la Vice Presidente del Consiglio Comunale di Torino, Viviana Ferrero. Sempre in rappresentanza della Cittò di Torino, era presente Mauro Marinari, Capo di Gabinetto della Sindaca, Chiara Appendino. Ed è proprio dalla Sindaca che è giunto un breve, gradito, videomessaggio di buon auspicio per l'iniziativa della Giornata Internazionale, cui hanno fatto seguito le parole di Piera Tacchino, Vice Presidente ANPPIA (Associazione Nazionale Perseguitati Politici Italiani Antifascisti) di Torino.

Dopo un caloroso messaggio video di auguri da parte di David Sassoli, Presidente del Parlamento Europeo, i lavori della giornata sono stati aperti dal Vice Presidente Nazionale ANVCG e responsabile delle attività internazionali Michele Corcio, che ha detto: "Le sofferenze indicibili inflitte alle popolazioni civili durante le guerre e i conflitti sono una delle più inaccettabili violazioni dei principi fondamentali della convivenza umana e riguardano tutti quanti, a prescindere da confini geografici che oggi hanno sempre meno senso. Queste sofferenze sono così profonde da superare qualsiasi differenza di età, provenienza e religione e ci fanno sentire solidali con tutti coloro che si sono trovati dopo di noi a vivere gli stessi drammi che portiamo ancora sulla nostra pelle e nelle nostre vite". E' stata questa constatazione che, ricorda, ha spinto l'ANVCG a lanciare la proposta per l'istituzione in sede di Nazione Unite dell'Anno internazionale delle vittime civili delle guerre, da cui poi individuare la Giornata internazionale.

A seguire è stato proiettato il videomessaggio della Vice Ministra per gli Affari Esteri e la Cooperazione Internazionale Emanuela Claudia Del Re, che non ha potuto partecipare per impegni istituzionali sopraggiunti all'ultimo momento. Nel suo intervento la Vice Ministra Del Re ha manifestato il suo sostegno all'iniziativa della Giornata internazionale, inquadrandola all'interno della grande sensibilità del nostro paese per le tematiche connesse al rispetto dei Diritti Umani in contesti di conflitto e delle iniziative messe in atto nel campo dell'assistenza alle vittime dei conflitti e della mine action.

A prendere la parola, successivamente, è stato Francesco Rocca, il Presidente della Croce Rossa Italiana e della Federazione Internazionale delle Società della Croce Rossa e della Mezzaluna Rossa, che ha ricordato alla platea che ormai i civili non solo sono aumentati in numero, ma addirittura sono usati come vero e proprio strumento di guerra nella maggior parte dei conflitti che si consumano oggigiorno nel mondo. Conseguentemente, metodi di guerra banditi dalle convenzioni internazionali (come ad esempio l'assedio) sono ritornati in uso, alimentando un dramma umanitario cui è impossibile rispondere adeguatamente e minacciando la validità del principio di non coinvolgimento dei civili nelle ostilità alla base del diritto di guerra.

Jean-Marc Boivin, Responsabile per le relazioni istituzionali di Humanity & Inclusion ha successivamente descritto l'impegno della propria organizzazione nell'assistenza alle vittime di guerra rimaste invalide a causa della guerra e nella sensibilizzazione del pubblico e della comunità internazionale di stati sui temi della protezione dei civili nei conflitti armati e di assistenza alle vittime. Boivin ha ribadito la centralità delle vittime in questo processo, in particolare l'importanza della loro testimonianza e della loro partecipazione nei processi decisionali che li riguardano. Concludendo il suo intervento, ha ribadito che il percorso per affermare i diritti delle vittime e per la difesa del principio della loro inviolabilità non è facile, ma ha sottolineato l'importanza che a impegnarsi siano non solo gli Stati, ma anche le organizzazioni della società civile.

La parola è poi passata alla corrispondente di guerra Barbara Schiavulli che, in un appassionato intervento, ha richiamato l'attenzione sul ruolo chiave dei mezzi di informazione. Barbara Schiavulli ha evidenziato come le vittime dei conflitti e tutto ciò che le riguarda stiano subendo un pericoloso processo di marginalizzazione che le renderebbe meno "importanti" rispetto ai racconti di guerra narrati in prospettiva geopolitica. Ha inoltre evidenziato che il racconto delle storie delle vittime è praticamente scomparso dai giornali e che questa sparizione alimenta l'opinione generale che le guerre intelligenti non fanno vittime.

La seconda parte della giornata è stata dedicata alla presentazione dell'iniziativa per l'istituzione di un Anno internazionale dal quale far emergere una Giornata internazionale dedicata alle vittime civili di guerra. Questa seconda sessione è stata aperta dal Vice Presidente Nazionale Vicario Michele Vigne, che ha ripercorso la storia delle vittime civili di guerra italiane e le loro conquiste. La completa parificazione, ai fini pensionistici, delle vittime civili di guerra a quelle militari ha sancito il riconoscimento incontrovertibile davanti alla legge italiana non solo un trattamento economico paritario ma che le invalidità, mutilazioni, le cecità e le perdite delle persone care subite dai civili hanno dignità pari a quelle delle vittime militari. "Come Associazione Nazionale Vittime Civili di Guerra, ha concluso "siamo convinti che l’istituzione di una Giornata Internazionale delle vittime civili delle guerre e dei conflitti potrà dare un grande impulso allo sviluppo di politiche più efficaci, sia preventive che riparatorie, consentendo anche un proficuo scambio di esperienze tra i vari paesi".

E' stato poi l'ambasciatore Umberto Vattani, Presidente del Comitato Promotore per l'istituzione di una Giornata Internazionale delle Vittime Civili delle Guerre e dei Conflitti nel Mondo fortemente promosso dall'ANVCG, ad illustrare ufficialmente al pubblico l'iniziativa della Giornata Internazionale: "I numero delle vittime civili continua a crescere. Cresce, purtroppo, in misura esponenziale. Per risvegliare le coscienze e provocare una decisa, energica reazione su una emergenza così drammatica, occorre un appello in
ad ampio raggio, rivolto a tutti i popoli europei perché facciano sentire la loro voce e sensibilizzino i loro governi (...) Il Comitato Promotore ha assunto l'impegno di testimoniare al di là delle nostre frontiere i valori universali che l'Associazione Nazionale Vittime Civili delle Guerre e dei Conflitti rivendica. Questi valori nessuno li può rinnegare. Non esistono distinzioni tra le vittime civili, tra quanti hanno subito menomazioni o perso la vita a causa delle Guerre e dei conflitti, quali che siano le latitudini e le longitudini dei territori dove questi eventi drammatici di sono verificati".

Per testimoniare l'entusiasmo e l'impegno dei membri del Comitato Promotore, infine, ha preso la parola Silvia Costa, già europarlamentare e recentemente nomitata Commissario Straordinario di Governo. Richiamando le inizitive del parlamento europeo per la promozione di un messaggio di pace e di inclusione verso le vittime delle guerre che l'hanno vista protagonista del corso degli anni, Silvia Costa, ha evidenziato il legame che c'è tra i valori fondanti dell'Unione Europea e l'istituzione della Giornata internazionale.

La giornata, ricca di contenuti, si è poi conclusa con il conferimento di un riconoscimento speciale, da parte dell'ANVCG, a Ernesto Olivero, fondatore del SERMIG, per il suo impegno di promozione della pace e del dialogo, fondamento del rispetto dei diritti di tutti gli esseri umani.

Cliccando qui è possibile leggere la rassegna stampa.

Questo è il servizio andato in onda su TG Piemonte l'11 febbraio:

 

Ultima modifica il Venerdì, 28 Febbraio 2020 12:32

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