Tanti i messaggi rivolti ai partecipanti giunti ad Assisi. L'arcivescovo di Perugia: "Cosa è l’indifferenza? E’ assistere alle stragi al bombardamenti di Aleppo e di altre parti della martoriata umanità senza assumersi la responsabilità di dire basta!". Abdel Qader, imam di Perugia: "Una pace vera domini il mondo!"
ASSISI - "Un fiume umano di pace che inquieta e orienta la storia nella misura in cui anche i governanti sono capaci di accogliere le speranze del popolo. E' un'onda umana di pace quella di oggi ad Assisi per la marcia Perugia-Assisi che 'travolge' ogni cosa. San Francesco è per tutti faro luminoso ed esempio concreto di pace", ha dichiarato padre Enzo Fortunato, direttore della Sala Stampa del Sacro Convento di Assisi, in conclusione dell'evento che ha visto la partecipazione di oltre 100 mila persone. Alla marcia hanno preso parte 472 enti locali, più di 100 scuole, tantissime associazione e i ragazzi di Amatrice.
"Siamo in tanti, siamo qui per vincere l’indifferenza perché l’indifferenza uccide te e gli altri - ha dichiarato il cardinale Gualtiero Bassetti, arcivescovo di Perugia - . Lo aveva perfettamente capito Don Milani quando affermava 'Non dire mai non mi importa, non mi interessa, non mi sta a cuore'. Ma cosa è l’indifferenza? E’ assistere alle stragi al bombardamenti di Aleppo e di altri parti della martoriata umanità senza assumersi la responsabilità di dire basta! E di costruire la pace! E’ la nostra indifferenza, come dice Papa Francesco, che produce gli sbarchi, crea i profughi, alimenta terrorismo e povertà. E’ l’indifferenza che fa sì che le armi, il più rande mercato mondiale. E’ l’indifferenza che causa la fame nel mondo. Diciamo: No all’indifferenza! Sì alla pace! No all’indifferenza! Sì alla giustizia! Carissimi partecipanti alla Marcia, San Francesco e Assisi vi attendono e vi dicono: diventate operatori di pace!".
Tra i messaggi ai partecipanti c'è stato anche quello di Abdel Qader, imam di Perugia: "Una pace vera domini il mondo!". Aluisi Tosolini, dirigente Liceo “A. Bertolucci” d Parma e Coordinatore della Rete delle scuole per la pace e i diritti umani, ha detto ai ragazzi delle scuole: "Voi siete il presente e il futuro della pace, noi oggi camminiamo, marciamo verso la pace. Le scuole sono il luogo nel quale l’educazione forma per lavorare contro l’indifferenza, a costruire il proprio presente e il proprio futuro lontano"
© Copyright Redattore Sociale